Ti ricordi che ho il tuo numero? - concorso "Scrittori in carrozza 2014" indetto da Trenor
- Veronica Consolo
- 19 gen 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Mi sistemo meglio sulla poltrona, cercando di darmi un'aria distinta, facendo cigolare la pelle nera come un animaletto squartato e strappando, così, un altro sorriso al mio interlocutore.
Uffa! Sono senza speranze! Sbuffo lasciandomi andare contro lo schienale e perdendo anche quel poco di serietà che avevo cercato di simulare.
Guardo fuori dal finestrino e mi lascio cullare dal ritmo oscillante, mentre il treno rallenta per fermarsi alla seconda stazione dopo Porta Genova.
Siamo ad Albairate. Lo so solo perché non c'è nessun cartello che lo indichi. Solo un muro bianco interminabile.
Le prime volte, temevo sempre di dover scendere, di essermi persa qualche fermata mentre ero assorta nella lettura di un romanzo e di essere già arrivata a Vigevano.
Quindi, mi alzavo in piedi come un fulmine trascinandomi dietro malamente la borsa e i fascicoli; arrivavo alle porte e chiedevo al primo passante se era la stazione di Vigevano.“No siamo ad Albairate!”.
Alla dodicesima volta che facevo lo stesso tragitto, ho afferrato il messaggio!
Quindi, oggi mi sono risparmiata almeno la scena pietosa di scendere di corsa e poi ritornare al mio posto con la coda tra le gambe.
Osservo alcuni passeggeri affrettarsi lungo la banchina per raggiungere la porta della carrozza, nel timore che il treno parta senza di loro.
C'è un uomo distinto, in giacca e cravatta, che cerca disperatamente di tirar su un piccolo trolley che, però, ha tutta l'aria di essere stipato di fascicoli. Ha la faccia completamente rossa per la fatica, mentre tira con tutte le forze, cercando di sollevare il pesante carico dalla banchina e farlo atterrare sul gradino. Un'anziana signora decisamente extra-large, con un svolazzante vestito a fiori gialli e rossi, solleva senza difficoltà la valigia e la consegna sorridente all'attonito avvocato, che si scosta per lasciarla passare guardandola come fosse un extraterrestre.
<<Lo sai che ho ancora il tuo numero...?>>
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